Il fumo di sigaretta è il principale fattore di rischio per il tumore della bocca. Il più rischioso in assoluto. Più del Papilloma virus (infezione che si trasmette prevalentemente per via sessuale), dell’alcol e di tutte quelle condizioni che contribuiscono a un traumatismo cronico della superficie interna della bocca, come ad esempio l’errato posizionamento delle protesi dentarie o la scarsa igiene orale.
“Fumare una bionda è almeno 4000 volte più rischioso” – ha detto il prof. Riccardo Polosa, responsabile scientifico della Lega Italiana Antifumo, in occasione della seconda Giornata della Prevenzione e della Diagnosi precoce dei tumori del cavo orale promossa dall’Associazione Otorinolaringologi Ospedalieri Italiani (AOOI).
“Il fumo di sigaretta convenzionale rilascia oltre 7000 sostanze chimiche molte delle quali pericolose e dannose per la delicata mucosa orale. Tra queste – ha aggiunto lo scienziato catanese – potenti cancerogeni che sono presenti sia nella fase corpuscolata che in quella gassosa del fumo di sigarette”.
In Italia, nel 2014, il numero di fumatori era di circa 10,9 milioni, pari al 20,8% della popolazione (secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità) e i tumori alla bocca diagnosticati (secondo l’AIRC) sono stati quasi 4.500 con circa 3.000 decessi. E questo perché la diagnosi della malattia di solito viene fatta in ritardo, quando il tumore è ormai intrattabile. I tumori del cavo orale, peraltro, sono maggiormente diffusi tra gli uomini, specie tra i 50-60 anni, ma negli ultimi anni l’incidenza dei casi riscontrati anche nel mondo femminile è aumentata. Si riscontrano circa 12 nuovi casi all’anno ogni 100 mila abitanti. E il dato italiano è in crescita rispetto a quello degli altri Paesi europei.
E’ importante ricordare a questa fetta di popolazione italiana che: “Chi fuma corre un rischio triplicato di contrarre il tumore del cavo orale rispetto a chi non lo fa – ha aggiunto il presidente LIAF, prof.ssa Lidia Proietti – sensibilizzare i cittadini, informandoli di quali sono i maggiori fattori di rischio per la comparsa di questi tumori, è un passo fondamentale. Ben vengano le giornate di prevenzione come quella di domani!”.
Per conoscere quali sono le strutture ospedaliere siciliane che hanno aderito alla Giornata di prevenzione basta cliccare a questo link: http://www.giornataprevenzioneaooi.it/